Avendo un’agenzia numerosissime volte mi è capitato di avere colloqui con dei creativi che volevano iniziare un rapporto lavorativo con noi.
Nel tempo ho avuto modo di individuare, tra essi, delle categorie di persone.
Tra queste una che mi ha fatto riflettere è quella dei grafici che lavorano per una singola azienda. Ho notato che in essi c’era sempre la stessa voglia: lavorare a più aziende.
Oltre a questa voglia di avere a che fare con diversi marchi, colori, foto, prodotti/servizi diversi, c’erano anche altre motivazioni per cui questi ragazzi cercavano di lavorare altrove.
Queste motivazioni mi hanno fatto capire quanto possa essere controproducente avere un ufficio creativo interno, se non sono ben motivati.
Ecco gli 8 motivi per cui, secondo me, avere un ufficio creativo interno può essere poco conveniente e, a volte, controproducente
- Costa di più
- C’è bisogno di comprare e aggiornare costantemente attrezzature e licenze software
- I dipendenti non sempre lavorano per gli interessi dell’azienda
- I grafici di un’agenzia hanno modo di confrontarsi regolarmente con altri creativi, quelli interni no
- I grafici di un’agenzia hanno a che fare con clienti diversi, situazioni diverse, ovvero stimoli creativi diversi, quelli interni no
- I grafici interni vedono la loro creatività appiattirsi e di conseguenza cercheranno di andare altrove o trovare dei lavori freelance. Questo vuol dire meno creatività in azienda
- La creatività non la si può rinchiudere in 8 ore lavorative al giorno in un ufficio. La creatività non può avere orari
- I creativi non sono in grado di sviluppare anche la parte strategica e non sempre c’è un buon direttore marketing o, meglio un ufficio marketing all’altezza, questo vuol dire ulteriore investimento
Chiaramente non è il caso di tutte le aziende e non è una questione di dimensioni (lo so che vi viene da pensare che forse questi sono casi di ragazzi che lavorano per piccole realtà). Secondo me è, come sempre, una questione di stimoli, di motivazione. Molti direttori marketing spesso ignorano la motivazione altrui per fare spazio al propio ego, dimenticando che probabilmente solo Leonardo Da Vinci poteva “fare da solo”.
Quindi, cosa faccio se mi trovo in questa situazione?
Se sei un imprenditore ed hai un ufficio creativo interno che non ti soddisfa, contattami se ti va e insieme troviamo una soluzione.
Se sei un creativo e sei stanco di lavorare in un ufficio creativo interno ad un’azienda perché pensi ti appiattisca, contattami, magari hai l’occasione per lavorare con la mia agenzia.